Nuova Riveduta:

Matteo 20:20

Risposta di Gesù alla domanda della madre di Giacomo e di Giovanni
=Mr 10:35-45 (Lu 22:24-27)
Allora la madre dei figli di Zebedeo si avvicinò a Gesù con i suoi figli, prostrandosi per fargli una richiesta.

C.E.I.:

Matteo 20:20

Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.

Nuova Diodati:

Matteo 20:20

Allora la madre dei figli di Zebedeo si accostò a lui con i suoi figli, si prostrò e gli chiese qualche cosa.

Riveduta 2020:

Matteo 20:20

La domanda della madre dei figli di Zebedeo
(Marco 10:35-45; cfr. Luca 22:25, 26)
Allora la madre dei figli di Zebedeo si avvicinò a Gesù con i suoi figli, prostrandosi e chiedendogli qualche cosa.

La Parola è Vita:

Matteo 20:20

Allora la madre di Giacomo e di Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinò con i figli a Gesù e s'inginocchiò per chiedergli un favore.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Matteo 20:20

La domanda della madre dei figliuoli di Zebedeo
(Marco 10:35-45; Cfr. Luca 22:25-26)
Allora la madre de' figliuoli di Zebedeo s'accostò a lui co' suoi figliuoli, prostrandosi e chiedendogli qualche cosa.

Ricciotti:

Matteo 20:20

I figli di Zebedeo
Allora s'accostò a lui la madre dei figli di Zebedeo coi suoi figliuoli, e si prostrò davanti a lui come per chiedergli qualche cosa.

Tintori:

Matteo 20:20

I figli di Zebedeo
Allora gli s'accostò la madre dei figli di Zebedeo con i proprii figlioli, adorando e in atto di chiedere qualche cosa.

Martini:

Matteo 20:20

Allora si accostò a lui la madre de' figliuoli di Zebedeo co' suoi figliuoli, adorandolo, e domandandogli qualche cosa.

Diodati:

Matteo 20:20

Allora la madre de' figliuoli di Zebedeo si accostò a lui, co' suoi figliuoli, adorandolo, e chiedendogli qualche cosa.

Commentario abbreviato:

Matteo 20:20

Versetti 20-28

I figli di Zebedeo abusarono di ciò che Cristo disse per confortare i discepoli. Alcuni non possono avere conforto, ma lo rivolgono a uno scopo sbagliato. L'orgoglio è il peccato che più facilmente ci assale; è l'ambizione peccaminosa di superare gli altri in sfarzo e grandezza. Per abbattere la vanità e l'ambizione della loro richiesta, Cristo li conduce al pensiero delle loro sofferenze. È un calice amaro quello che si deve bere; un calice di tremore, ma non il calice dei malvagi. Non è che un calice, non è che un sorso, forse amaro, ma presto svuotato; è un calice nelle mani di un Padre, Gv 18:11. Il battesimo è un'ordinanza con la quale siamo uniti al Signore in alleanza e comunione; così come la sofferenza per Cristo, Ez 20:37; Is 48:10. Il battesimo è un segno esteriore e visibile di una grazia interiore e spirituale; e lo stesso vale per la sofferenza per Cristo, perché a noi è stata donata, Fili 1:29. Ma non sapevano cosa fosse il calice di Cristo, né il suo battesimo. Di solito i più fiduciosi sono quelli che conoscono meno la croce. Non c'è niente di più sbagliato tra i fratelli che il desiderio di grandezza. Non troviamo mai i discepoli di Cristo che litigano, se non c'è qualcosa di questo alla base. L'uomo che lavora più diligentemente e soffre più pazientemente, cercando di fare del bene ai suoi fratelli e di promuovere la salvezza delle anime, assomiglia di più a Cristo e sarà più onorato da lui per tutta l'eternità. Nostro Signore parla della sua morte nei termini applicati ai sacrifici dell'antichità. È un sacrificio per i peccati degli uomini, ed è quel sacrificio vero e sostanziale che quelli della legge rappresentavano in modo debole e imperfetto. È stato un riscatto per molti, sufficiente per tutti, operante su molti; e, se per molti, allora la povera anima tremante può dire: perché non per me?

Riferimenti incrociati:

Matteo 20:20

Mar 10:35
Mat 4:21; 27:56; Mar 15:40
Mat 2:11; 8:2; 14:33; 15:25; 28:17

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata